Contrasti e alleanze
L’analisi del quotidiano al-Quds sugli ultimi sviluppi della situazione siriana si riassume in poche parole: negli ultimi giorni, in Medio Oriente, si assiste all’intensificarsi di manovre militari. Significative ed inedite le esercitazioni aeree congiunte fra Turchia e Arabia Saudita, che lasciano supporre un blocco sunnita da contrapporre ad una eventuale forza sciita rappresentata da Iran, Iraq e Siria, qualora esplodesse uno scontro confessionale su vasta scala.
Aumentano anche i contatti e le conferenze tra gli attori interessati a risolvere la crisi siriana: Russia e Stati Uniti si incontrano a Parigi per definire la cornice di Ginevra 2; l’opposizione siriana si riunisce a Istanbul.
Tuttavia, mentre sul campo delle manovre militari c’è piena sintonia, in quello delle consultazioni politiche compaiono dissensi e tentennamenti. Basti pensare alla riunione di Istanbul, dove la partecipazione di Michel Kilo (esponente liberale dell’opposizione siriana) alla “Coalizione Nazionale siriana delle forze d’opposizione” controllata dai Fratelli Musulmani, viene osteggiata. Oppure alle notizie incerte sull’uso di armi chimiche che imbarazzano Washington, ma sul cui uso da parte del regime, la Francia sostiene di avere prove certe.
Insomma, da un lato si vedono i tentativi per giungere ad una soluzione politica (nonostante alcuni nodi apparentemente insormontabili, come il destino di Assad)), ma allo stesso tempo, dall’altro, si affilano le armi nel caso questi tentativi non portino a nessun esito.
Il rischio quindi, dopo più di due anni dalla nascita della rivoluzione siriana, sviluppatasi con l’intento di giungere ad una maggiore democrazia e giustizia sociale, è quello di arrivare ad uno scontro confessionale tra sciiti e sunniti, che agirebbero in più col sostegno di grandi potenze: L’occidente e gli Stati Uniti da una parte, Russia e Cina dall’altra. Grandi potenze che hanno interessi geostrategici molteplici, basti pensare ad Israele.
Chi rischia di farne le spese è l’elemento debole e meno considerato: il popolo siriano.