Disponibilita’, cortesia e qualche apertura
Che gli iraniani fossero gentili già si sapeva, ma che fossero così disponibili rappresenta un’autentica piacevole sorpresa.
Tutti posseggono un vero e proprio galateo nazionale che lascia stupiti: dai tassisti, all’impiegato dell’ufficio informazioni della stazione dei bus di Tabriz; dagli addetti all’accoglienza nei piccoli alberghi, alle persone a cui si chiede un’informazione per strada, che a volte addirittura ti accompagnano personalmente verso il luogo che stavi cercando. Anche nel bazar si è continuamente invitati a bere il tè e a prendere pane o ciambelle. Forse è il clima di festa, si avvicina l’Ashura.
Le ragazze velate, ma che lasciano ben scoperta la frangia, il loro vestirsi alla moda, il desiderio di comunicare e di conoscere di molti giovani, rendono inappropriata la nostra percezione di una nazione chiusa e conservatrice; questo potrà valere per il suo governo, ma non certo per la maggior parte della popolazione.
La considerazione che più volte ci è stata rivolta, noi, pochi occidentali che viaggiamo in maniera indipendente, cita: ”certo, dovete essere molto coraggiosi per venire nel nostro Paese, visto tutto il male che se ne dice!”