Il problema dei profughi in Giordania
Il quotidiano al-Hayat riporta la notizia della crescente preoccupazione che assilla le forze di sicurezza e il governo giordano in seguito agli ultimi episodi di violenza verificatisi nel campo profughi di Zaatari: sabato un ragazzo ventenne è morto, mentre sono rimasti feriti cinque profughi residenti nel campo e ben 29 agenti.
La Giordania possiede 370 chilometri di confine condivisi con la Siria e ormai il numero di rifugiati siriani ha raggiunto il mezzo milione di persone, di cui ben 130mila nel solo campo di Zaatari, situato nella zona nord-orientale del Paese. La situazione quindi è piuttosto esplosiva e già in passato si sono verificati scontri e proteste.
Il pericolo maggiore tuttavia è rappresentato dalle cellule dormienti costituite da fiancheggiatori del regime di Asad. Il loro ruolo sarebbe quello di destabilizzare internamente il piccolo regno hascemita. Sono stati quindi intensificati i controlli all’interno del campo, così come le pattuglie che controllano il confine.
Alcuni dati parlano di un aumento del 300% del traffico di armi e del 250% di infiltrazioni da e per la Giordania. Senza contare il numero sempre maggiore, che si ritiene abbia raggiunto il 10%, di profughi che decidono di scappare da Zaatari approfittando dell’oscurità e dell’insufficiente vigilanza.
Fonte: al-Hayat, 09/04/2014