Iran: agenzia di viaggi diffusa e permanente
Normalmente il turista che si affida ad una agenzia di viaggi vuole evitare le preoccupazioni delle situazioni incerte, desidera e richiede un’assistenza costante. E’ proprio quello che accade in Iran: anche il viaggiatore indipendente si trova perennemente assistito dagli iraniani, siano essi abitanti locali, siano essi operatori privati, nonostante le evidenti barriere linguistiche.
Ecco, ad esempio, la cronaca di un semplice spostamento con mezzi pubblici e privati nell’Iran centrale.
Volevamo prendere un autobus per Yazd. Il portiere dell’albergo scrive in persiano il nome dell’autostazione da raggiungere su di un biglietto da mostrare al taxista. Il primo taxista a cui ci rivolgiamo fa un cenno negativo, ma ferma un suo collega, che ci fa salire a bordo e telefona a qualcuno per chiedere indicazioni: probabilmente non conosce la destinazione.
Percorriamo diversi chilometri e arriviamo nei pressi di un casello autostradale. Il tassista effettuata una manovra contromano, in autostrada, ciò che sarebbe costato il sequestro della patente in altri Paesi. Ci fa scendere e si avvicina al casellante. Ci indica una piazzola e dice “Yazd”.
Passano alcuni minuti e un pullman, oltrepassato il casello, si ferma dinanzi a noi e ci fa salire: va verso Yazd.
Dopo 4 ore di viaggio, l’autobus accosta in una piazzola. Uno degli autisti scende e parla con un taxista, poi ci dice che loro proseguono per una destinazione più a sud e che il taxi ci porterà a Yazd. Diamo al conducente il nome di un albergo, saliamo e parte.
Anche lui non conosce di preciso la nostra destinazione e comincia un giro di telefonate. Si ferma a chiedere indicazioni, diverse volte. Alla fine ci fa scendere e ci accompagna a piedi per una cinquantina di metri. Siamo arrivati.
Dopo una corsa di circa 40 minuti, paghiamo quanto pattuito precedentemente: circa 2 euro.
Non è stato sicuramente un buon affare per il nostro tassista ma, nonostante tutto, ci stringe la mano e ci augura buona fortuna.