La necessita’ di un governo temporaneo in Siria
Jamal Karsli, uomo politico tedesco di origine siriane, sostiene la necessità di creare un governo temporaneo in Siria in grado di amministrare i territori liberati e di polarizzare con più efficacia il sostegno internazionale alla rivoluzione siriana. Le sue affermazioni apparse sul quotidiano as-Sharq al-Awsat di oggi, sono abbastanza chiare e si basano sul pericolo di smembramento territoriale che affronta la Siria attualmente.
In effetti, possiamo notare delle tendenze separatiste nel nord-est del Paese dove e’ rilevante la presenza curda, così come la nascita di sacche di territori che si proclamano indipendenti per mano di gruppi armati dalle tendenze jihadiste. In sostanza, il regime di Damasco ha perso il controllo di più del 60% del suolo siriano.
Un governo d’opposizione forte che comprenda tutto lo spettro delle fazioni che combattono contro le forze di Asad al contrario, garantirebbe l’amministrazione dei territori liberati e una parvenza di autorità in grado di gestire l’emergenza sociale e criminale che queste zone stanno vivendo. In qualità di governo temporaneo inoltre, sarebbe in grado di intrattenere rapporti alla pari con gli altri Stati a livello diplomatico, rendendo più efficace l’azione di sensibilizzazione internazionale per cercare una via d’uscita dalla crisi. Un ruolo di catalizzatore insomma, la cui mancanza e’ evidente nelle innumerevoli conferenze convocate, che coinvolgono i cosiddetti Amici del popolo siriano ma i cui lavori, finora, non hanno portato alcun risultato.
E’ vero che un ruolo di coordinamento e’ assente, ma e’ anche vero che la rivoluzione siriana, nata sotto la bandiera della libertà, ha preso altre strade dopo lo scoperchiamento di tendenze separatiste e settarie che si muovono in cerca di propri vantaggi, seppellendo così il concetto di unità e cittadinanza.
Un’ulteriore difficoltà e’ rappresentata dallo scontro geopolitico che riflette gli interessi e le preoccupazioni dei Paesi dell’area (Iran, Paesi del Golfo, Israele) e i loro relativi sponsor.
In ogni caso, un atteggiamento forte e unitario da parte di un governo temporaneo e rappresentativo (situato, come sostiene Karsli, in una zona liberata) potrebbe portare ad effetti benefici immediati, soprattutto nella gestione dei problemi reali. Potrebbe ispirare inoltre un minimo di fiducia nei semplici cittadini, che vedrebbero nel loro avvenire un progetto unitario e non solo un futuro di scontri e distruzione che sembra non avere mai fine.