La prima pagina del quotidiano as-Sharq al-Awsat di oggi, 27/07/2013
Questi i titoli principali del quotidiano as-Sharq al-Awsat di oggi, 27/07/2013:
Moursi affronta le accuse di omicidio e di aver intrattenuto rapporti segreti con Hamas. Milioni di persone occupano le piazze egiziane.
Il presidente deposto Mohamed Moursi e’ stato messo in custodia preventiva per 15 giorni, in attesa degli accertamenti riguardo le accuse a lui rivolte. I fatti risalgono ai giorni successivi alla rivoluzione egiziana del 25 gennaio, quando ci fu una sanguinosa evasione di massa di prigionieri politici dal carcere di Uadi al-Natroun. Tra gli evasi, anche il futuro presidente egiziano.
Le reazioni non si sono fatte attendere: dal rifiuto dei Fratelli Musulmani verso una simile decisione, al considerarla un atto ostile da parte dello stesso Hamas.
Intanto gli egiziani hanno risposto in massa all’appello dell’esercito che chiedeva un mandato popolare per affrontare il terrorismo e hanno riempito le piazze del Cairo e di altre città.
Gli scontri tra le diverse fazioni hanno causato la morte di 5 persone e decine di feriti.
La Tunisia isolata, senza collegamenti aerei… e accenni di rivolta civile.
Nonostante gli inviti alla moderazione e i primi accertamenti che hanno portato alla rivelazione del nome del presunto assassino del leader dell’opposizione (Corrente Popolare) Mohammed al-Brahmi, proseguono le manifestazioni di protesta contro il governo e le richieste avanzate dalla piazza di sciogliere il parlamento. Oltre alla paralisi dei collegamenti aerei che ha colpito la Tunisia si registra l’invito dei sindacati a proclamare uno sciopero generale in segno di lutto per il politico assassinato. Intanto anche il partito islamico Ennahda, attualmente al governo, e’ in subbuglio e dichiara come false le accuse di complicità rivoltegli.
Al-Jarba esorta Washington a muoversi per armare l’opposizione….la Francia no a soluzioni militari.
Riunione non ufficiale a New York tra i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il nuovo capo dell’opposizione siriana Ahmad al-Jarba, il quale ha invitato gli Stati Uniti a mantenere le promesse di fornire armi in grado di contrastare la repressione dell’esercito siriano. E’ emerso così il disappunto del Segretario di Stato americano John Kerry e del presidente Obama per l’essere state definite queste promesse “solamente parole”.
Nel frattempo in Israele ha avuto luogo una massiccia esercitazione di paracadutisti che ha coinvolto circa 1200 militari. L’obiettivo di queste manovre sarebbe quello di prepararsi ai possibili sviluppi dello scenario siriano.
Rouhani di fronte a una scelta difficile per la nomina del prossimo capo negoziatore sulle questioni nucleari.
Avendo l’Iran l’intenzione di proseguire nei colloqui sulla questione nucleare, tocca al neo-presidente nominare una figura che metta d’accordo le varie fazioni interne ma che, allo stesso tempo, abbia una buona credibilità internazionale in grado di ottenere risultai tangibili nei futuri negoziati. Ci sono previsioni molteplici sulla persona che dovrà occupare questa importante carica e la rosa dei futuri candidati abbraccia un po’ tutte le correnti, anche quella riformista.