La sconfitta di Cameron complica la missione di Obama
Un semplice accenno al commento odierno del quotidiano al-Quds.
Con il titolo “La sconfitta di Cameron complica la missione di Obama” l’editoriale rileva la portata storica del voto di ieri alla Camera dei Comuni con cui e’ stata bocciata la proposta di partecipare ad un eventuale alleanza per sferrare un attacco alla Siria, colpevole di aver utilizzato armi chimiche.
Il Parlamento inglese ha bocciato la proposta anche se l’azione bellica non avrebbe comportato una vera e propria guerra, ma si sarebbe limitata alle incursioni aeree ed a colpire obiettivi specifici con lancio di missili. Tra i motivi fondamentali della scelta ci sarebbe il triste ricordo dell’intervento in Iraq, a cui la Gran Bretagna partecipò ingannando l’opinione pubblica con documenti ed asserzioni mendaci. La grave crisi economica e gli alti costi di una simile missione hanno avuto anch’essi un ruolo fondamentale nel voto di ieri. In effetti, a differenza di dieci anni fa, non ci sarebbero nemmeno le allettanti ricchezze del suolo iracheno a sopperire parzialmente ai pesanti investimenti economici. Un altro fattore importante e’ legato poi alla politica interna britannica: i laburisti infatti desiderano mettere in imbarazzo il governo Cameron e riconquistare terreno in vista delle elezioni del 2015.
In conclusione, il voto di ieri crea una frattura nella storica alleanza anglo-americana, costringendo gli Stati Uniti a intraprendere questa missione con l’appoggio della sola Francia, della Turchia e degli Stati del Golfo.
Tra l’altro, nonostante il deciso atteggiamento di Hollande di partecipare ad un eventuale attacco anche senza il beneplacito del Parlamento, la stampa francese ha iniziato a rumoreggiare, evidenziando come il ruolo francese sarebbe subordinato comunque a quello americano, senza consentirle un’ampia autonomia, come avvenuto in Mali.
Nuovi problemi quindi per Obama: già l’intervento in Siria non gode del favore dell’opinione pubblica, e non essere supportato da una alleanza forte ed estesa rende ancora più complicata la situazione.