Le notizie di oggi, 24/07/2013
Oggi alle ore 12.00 il sito del canale satellitare al-Arabiya riporta le seguenti notizie:
Durante la notte e’ stata lanciata una bomba contro una stazione di polizia ad al-Mansoura, capitale del governatorato di Dakahliyya, situato sul delta del Nilo. Il ministero degli interni parla di un atto terroristico, di cui ancora si ignora l’identità degli esecutori.
L’esplosione ha causato la morte di un poliziotto e il ferimento di 24 persone tra poliziotti e civili, oltre che a danni materiali alle macchine e agli edifici circostanti.
Il ministro della difesa egiziano, il generale al-Sisi, ha invitato la popolazione a manifestare il prossimo venerdì per concedere all’esercito e alla polizia una sorta di mandato popolare che gli consenta di affrontare la violenza e il terrorismo. Ha inoltre evidenziato che c’e’ chi vuole distruggere il Paese e condurlo in un tunnel pericoloso. L’esercito, tuttavia, resterà saldo sulle sue posizioni, nonostante il rancore di cui e’ oggetto ad opera di chi invita alla jihad (guerra santa) in nome di Dio. Al-Sisi ha quindi confermato che non desisterà dal suo intento di gestire questa fase di transizione politica.
La Casa Bianca chiede di intensificare il sostegno occidentale all’opposizione siriana, per renderla in grado di affrontare gli attacchi del regime e dei suoi alleati. Ciò, mentre il suo portavoce Jay Carney dichiara che le violenze perpetrate da Damasco contro il popolo siriano continuano.
Gli astronomi confermano che il mese di Ramadan sarà di 29 giorni anziché 30, per cui ‘id al-fitr, che sancisce la fine del mese di digiuno, cadrà di giovedì 8 agosto.
La missione dell’ONU incaricata di accertare l’uso di armi chimiche da parte del regime di Damasco sostiene che ci sono stati ben 13 attacchi con queste sostanze proibite. Il lavoro di inchiesta risulta difficile per le restrizioni nei movimenti degli ispettori imposte da Damasco. Infatti, e’ consentito loro di lavorare solo nella zona di Khan al-Asal, presso Aleppo, dove, secondo il regime, sono stati invece i ribelli a fare uso di sostanze chimiche.
Il senato degli Stati Uniti conferma gli aiuti militari ed economici all’Egitto, così come era stato richiesto dal presidente Obama, a condizione che vengano svolte libere elezioni democratiche.
Gli aiuti, che ammontano a 1.3 miliardi di dollari per quanto riguarda il comparto militare e 250 milioni di dollari per quello economico, saranno suddivisi in quattro rate. La prima tranche sarà assegnata immediatamente, mentre le altre quote saranno assoggettate all’adempimento di alcune condizioni da parte del governo egiziano come la liberazione dei prigionieri politici, lo svolgimento di elezioni democratiche e l’attuazione di una legislazione che protegga le minoranze religiose e il ruolo della donna.
Venerdì avrà luogo una riunione non ufficiale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a cui parteciperà una delegazione della Coalizione Nazionale Siriana capeggiata dal neo-presidente Ahmad al-Jarba. La riunione tratterà diversi argomenti: la necessità di porre un freno alle violenze, l’urgenza di aiuti umanitari per i siriani e i preparativi per la conferenza di Ginevra. L’opposizione siriana afferma di non aspettarsi molto da questa riunione informale, ma conta che ci sia un cambio di atteggiamento da parte dell’Occidente, soprattutto di Francia e Stati uniti, per quanto riguarda la fornitura di aiuti militari.