Rassegna stampa del 19/07/2018
Dal quotidiano al-Quds al-Arabi:
Siria. Nel nord della Siria sono incominciate le operazioni di evacuazione dei villaggi sciiti di Kafariya e al-Fu’a con l’arrivo di 125 bus che trasporteranno gli abitanti verso la provincia di Aleppo. Si concretizza così l’accordo russo-turco che prevede la rassicurazione russa che non ci sarà un attacco verso la provincia di Idlib e la liberazione di un centinaio di prigionieri.
Al sud invece, mentre la cittadina di Nawa (provincia di Daraa) si trova al centro di bombardamenti che hanno provocato 15 vittime tra i civili, appare incerto il destino della zona di Quneitra. I russi rifiutano negoziati con l’opposizione e vogliono prima risolvere la questione della presenza jihadista nelle zone limitrofe.
Intanto il regime ha costituito un centro per sovrintendere al rientro dei profughi che avevano trovato rifugio nei paesi confinanti… e l’inviato di Putin per la Siria Alexander Lavrentiev giunge oggi a Teheran per illustrare i risultati del vertice di Helsinki.
Iraq. Dopo gli scontri violenti con le forze di sicurezza le manifestazioni nel sud dell’Iraq assumono una connotazione pacifica. A sud di Bassora i contestatori sciolgono spontaneamente la loro marcia di protesta dopo aver consegnato ai responsabili politici locali una serie di richieste di cui hanno fatto pervenire una copia anche alla grande autorità religiosa Ali al-Sistani. Tra queste l’abolizione delle assemblee regionali e la riduzione dei membri del parlamento. Le autorità politiche hanno tre giorni per esaudirle.
Gaza. Israele annuncia che Hamas, dopo le minacce israeliane di compiere una campagna militare contro la striscia di Gaza, interromperà il lancio di aquiloni incendiari che hanno provocato più di 1000 roghi nei terreni agricoli israeliani. Ma i palestinesi delle cosiddette “unità per il lancio di aerei incendiari” negano di aver ricevuto prescrizioni in tal senso.
Libano. Il Libano ad un passo della legalizzazione della coltivazione di hashish nella valle della Bekaa. In mancanza di coltura alternative un simile passo potrà garantire notevoli entrate alle casse dello stato (si parla di un miliardo di dollari). In ambito politico questo provvedimento rinforza la posizione del presidente del parlamento Nabih Berri nello scontro interno sciita contro Jamil al-Sayyed eletto recentemente nella circoscrizione Baalbek-Hermel.
Yemen. A Ma’rib ucciso alto ufficiale yemenita durante l’attacco al convoglio del vice presidente della repubblica Ali Mohsen al-Ahmar. Ma alcune fonti negano che al-Ahmar abbia subito un attentato.
Gli Houthi rivendicano un attacco con droni contro una raffineria dell’Aramco a Riad… e il colosso petrolifero dice che si è sviluppato solo un piccolo incendio che non ha causato nessun intralcio alle sue attività.
Egitto. Il “caso Regeni” continua a perseguitare Al-Sisi che riceve il ministro degli interni italiano e lo rassicura sulla volontà egiziana di giungere a conclusioni certe nell’inchiesta sulla morte del ricercatore italiano assassinato nel febbraio 2016. Si è parlato inoltre di Libia e di lotta al terrorismo ed è stata sottolineata la volontà di stringere maggiori rapporti di collaborazione tra i due paesi.
Dal quotidiano al-Sharq al-Awsat:
Siria. L’inviato di Putin a Teheran per attuare le intese di Helsinki, tra cui il ritiro dell’artiglieria pesante a 80 chilometri dalla zona demilitarizzata del Golan.
L’amministrazione della Siria nord orientale che comprende le Forze Democratiche Siriane sostenute dall’alleanza occidentale ha intrapreso una serie di passi che indicano la volontà di stringere “i legami” con Damasco: sono state tolte le foto di Ocalan e sono ritornati gli impiegati negli uffici dell’amministrazione pubblica.
Iraq. Le proteste accelerano la formazione del nuovo governo. Tutte le forze politiche si dicono pronte ad accettare i risultati elettorali e a voler soddisfare le richieste espresse dalle ultime manifestazioni di protesta.