Rassegna stampa del 24/07/2018
Dal quotidiano al-Sharq al-Awsat:
Iran, USA. Trump promette a Rouhani conseguenze mai viste: “Non minacciare mai più gli Stati Uniti perché non siamo uno stato che starà fermo di fronte alle vostre parole di violenza”.
Poco prima anche Pompeo in California, dove vive una grande maggioranza di espatriati iraniani, aveva diretto il suo discorso a favore del popolo iraniano che subisce le angherie di chi lo governa dicendosi fiducioso che a breve lo stesso popolo assumerà le redini del potere.
Siria. La Russia prova a mettere i ritocchi finali all’intesa per il sud della Siria con la missione di Lavrov a Tel Aviv. Viene però rifiutata la proposta di una zona di sicurezza priva di forze iraniane e profonda 100 Km. dai confini israeliani e Israele ritiene la presenza iraniana in Siria un fattore ostile che bisogna affrontare con ogni mezzo.
Si cerca di arrivare ad un compromesso che soddisfi Tel Aviv prima della prossima conferenza di Astana di fine mese.
Kurdistan iracheno. Uccisi 3 curdi membri di Daesh che avevano attaccato il palazzo del governatorato di Erbil.
Si erano asserragliati al terzo piano dopo aver disarmato alcuni poliziotti per essere in seguito neutralizzati con un conflitto a fuoco durato più di due ore.
Libano. Operazione anti-droga dell’esercito nel Libano orientale. Ucciso Ali Ismail ritenuto il più pericoloso trafficante del paese. All’attacco che ha portato alla morte di altri 7 complici e all’arresto di 41 persone hanno partecipato anche le forze aeree libanesi.
Siria. Scomparsa a Parigi May Scaf (foto) attrice siriana sostenitrice dell’opposizione che era stata arrestata nel 2011 e costretta in seguito a lasciare la Siria. Secondo la nipote è morta in circostanza misteriose.
Dal quotidiano al-Hayat:
Sudan. Nel Sudan campagna governativa per riprendersi “i soldi sottratti al popolo”. Nel mirino banchieri, uomini d’affari ed alti ufficiali.
La lotta contro la corruzione cerca di tamponare il crescente malcontento popolare che a causa dell’aumento dei prezzi e della crisi economica è sfociato negli ultimi tempi in proteste e disordini. L’inflazione tra l’altro ha raggiunto la percentuale record del 64% un livello mai visto nemmeno durante il precedente boicottaggio americano.
Yemen. Operazione militare dell’esercito yemenita per bonificare dalla presenza dei ribelli la zona di al-Tuhayta situata a sud del porto strategico di Hodeyda… e l’inviato ONU Griffiths a Riad incontra in due giorni sia il ministro degli esteri saudita che rinnova il suo impegno a sostegno degli sforzi delle Nazioni Unite sia i notabili della provincia di Saada (in mano agli Houthi).
Si parla da mesi della imminente liberazione di Hodeyda e degli sforzi sauditi per giungere ad una soluzione (che Riad principalmente vuole militare) nello Yemen. In realtà la situazione sembra bloccata e rivela l’inefficacia di una lettura semplicistica del conflitto in corso che prevede da una parte le forze della legalità e dall’altra i golpisti insurrezionali.
Dal quotidiano al-Quds al-Arabi:
Siria. Israele annuncia che la sua difesa aerea (sistema anti-missile “fionda di Davide”) ha neutralizzato un missile che si avvicinava alle alture del Golan, ai margini delle quali si combattono le forze del regime e gruppi islamici estremisti.
Nella provincia di Aleppo attacco suicida contro un edificio dell’amministrazione locale provoca la morte di una persona e il ferimento di altre 23.
Il regime critica l’operazione di evacuazione di centinaia di “caschi bianchi” (difesa civile) attraverso il territorio israeliano dicendo che questa ha svelato la vera natura di questa organizzazione che ritiene ostile e sponsorizzata da finanziatori internazionali.