Tunisine ritornano dalla Siria incinte, dopo la jihad del matrimonio
Nel mese di marzo scorso il governo tunisino aveva annunciato che alcune connazionali si erano recate in Siria per prestare conforto ed accoppiarsi con i guerriglieri che partecipavano alla lotta contro il regime di Assad. Ebbene in questi giorni, riporta il quotidiano al-Quds, quelle stesse donne sono rientrate, incinte dei guerriglieri stranieri che combattono in Siria.
Il ministero degli interni tunisino conferma la notizia, senza però specificare il numero di donne che si trovano in questa situazione. Esso evidenzia inoltre gli sforzi che sono stati fatti per impedire che i giovani tunisini si unissero alle forze estremiste islamiche impegnate in Siria. Sforzi che hanno portato allo smantellamento di diverse presunte reti criminali impegnate nel reclutare giovani jihadisti, collegate con al-Qaeda e attive nelle montagne centro-occidentali della Tunisia.
Nel mese di aprile lo stesso muftì tunisino aveva disapprovato la fatwa, in seguito conosciuta come “jihad del matrimonio”, che esorta appunto le giovani musulmane ad accoppiarsi con chi combatte in nome dell’Islam, definendola depravata e immorale. Non si era tuttavia arrivati ad identificare chi con esattezza l’avesse pronunciata, in quanto il predicatore saudita Mahmoud al-Arifi, ritenutone l’ideatore, ha sempre negato.